... Il Papa interviene dicendo:
Faccio una confessione: quando ero provinciale dovevo chiedere le informazioni per ammettere i gesuiti all’ordinazione sacerdotale e verificavo che le migliori informazioni le davano i fratelli.
Mi ricordo una volta: c’era uno studente di teologia, che stava finendo gli studi, che era particolarmente bravo, intelligente, simpatico.
I fratelli però mi dicevano: «Stia attento, lo mandi a lavorare un po’ prima dell’ordinazione».
Loro «vedevano sotto l’acqua».
Mi domando perché i fratelli gesuiti abbiano la capacità di capire l’essenziale di una vita.
Forse perché sanno coniugare l’affettività con il lavoro delle mani.
Toccano la realtà con le mani. Noi preti a volte siamo astratti.
I fratelli sono concreti e capiscono bene i conflitti, le difficoltà: hanno buon occhio.
Quando si parla della «promozione» del fratello, bisogna sempre considerare che tutto – anche gli studi – deve essere pensato come strumento per la sua vocazione propria che va ben oltre le cose che sa.
Si presenta, quindi, p. Pierre Chongk Tzoun ...
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