Augusto Del Noce e il cattolicesimo clericale | La Civiltà Cattolica

Augusto Del Noce e il cattolicesimo clericale | La Civiltà Cattolica

Una recente pubblicazione mette bene in luce che la posizione filosofico-politica di Del Noce era finalizzata all’abbandono del cleri­calismo.

Perché l’articolo è importante?

La Nota ripropone la distinzione di Del Noce tra il cattolicesimo clericale, chiuso alla storia corrente e al vero concetto della libertà, e il cattolicesimo autentico, aperto a questa storia e in essa calato per fare opera credibile di evangelizzazione.

A giudizio di Del Noce, il cattolicesimo clericale accettava la libertà non come valore in sé, ma soltanto come strumento per rag­giungere determinati obiettivi.

Da qui due derive negative per la Chie­sa. La prima la condurrebbe verso un «cattolicesimo assolutistico o reazionario». La seconda condurrebbe la Chiesa a un «cattolicesimo ma­chiavellico», volto a creare «allean­ze con forze che devono servire da strumento per abbattere altre forze non cristiane». Entrambi i cattoli­cesimi condurrebbero a successi sul piano pratico, ma alla lunga inari­direbbero la fede ed esporrebbero la Chiesa a subire il relativismo del­la modernità, perdendo la sua in­fluenza propria e rendendosi da sola emarginata.

Infine, p. Mucci sottolinea come Del Noce piuttosto auspicava la «restaurazione dell’umano» per la salvezza dell’uomo diventato inconsapevole di Dio e di se stesso, desideroso soltanto di narcotizzarsi con questo o quel pia­cere, evadendo, sfuggendo a quan­to gli detta la profondità del suo essere. ­

Quali sono le domande che l’articolo affronta?

Su quali considerazioni si basava la critica di Augusto Del Noce al clericalismo?
Quali sono per il filosofo le derive possibili di un cattolicesimo clericale?

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