Il contesto dell’articolo.
Il malessere della cittadinanza nelle odierne società occidentali potrebbe derivare dal fatto che il controllo sulle forze che governano la nostra vita, invece di crescere, va diminuendo: pensiamo di essere individui che scelgono liberamente, ma di fatto ci troviamo governati da molti obblighi.
Perché l’articolo è importante?
L’articolo esamina tre ambiti in cui trascorre la nostra vita quotidiana di cittadini. Essi plasmano e conformano in noi alcune «abitudini del cuore», come direbbe de Tocqueville, che possono anche rivelarsi paralizzanti.
Lo spazio pubblico rischia di assumere in tutte le sue forme – inclusa la politica, l’istruzione o la Chiesa – le connotazioni dei cosiddetti «nonluoghi» (i centri commerciali, le stazioni e i terminal dei trasporti pubblici etc), in cui ci abituiamo a una libertà centrifuga, a una vita di individui frammentati senza vincoli, a una comunicazione senza reciprocità.
Il lavoro, finito il Novecento, è profondamente mutato, con gravi conseguenze sulle relazioni familiari, sociali e politiche. Tra le altre, la riduzione del lavoro «utile» al solo lavoro remunerato e l’irrompere di una logica funzionale economica in tutte le altre aree della vita.
La famiglia «urbana» sperimenta cambiamenti che modificano le abitudini del cuore, come la tendenza a una separazione tra disciplina e affetto e l’ingresso dell’individualismo nelle relazioni di coppia e intrafamiliari.
L’autore dell’articolo infine si chiede come sia possibile in questo contesto tornare a esercitare la libertà, per distinguere le vie che vanno verso una vita più umana e più umanizzante. Secondo l’autore, ciò richiede due movimenti, resistere e agire: resistere all’ordine paralizzante e ai suoi effetti – una sorta di «ascesi democratica» – e agire insieme con altri per il bene comune.
Quali sono le domande che l’articolo affronta?
Come e dove si esprime l’attuale malessere nel vivere la cittadinanza?
Dove si imparano la gratuità e i sacrifici necessari, propri della vita cittadina e delle relazioni umane, quando il calcolo economico si è fatto abitudine del cuore?
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