Lo sviluppo e la diffusione delle intelligenze artificiali producono una diversa percezione e cognizione del mondo e sollevano nuovi problemi di natura etica.
L'effetto dirompente di queste tecnologie è legato al loro potenziale di innovazione tecnologica e di trasformazione sociale.
Che cosa accade, infatti, quando non sono gli umani, ma le macchine a prendere le decisioni?
I processi innovativi possono essere valutati positivamente solo se sono orientati a un progresso dal volto umano, che si concretizzi in un vero e sincero impegno morale dei singoli e delle istituzioni nella ricerca del bene comune.
La diffusione delle «macchine sapienti» richiede, quindi, una gestione di tipo politico-economico, una governance internazionale in grado di evitare che la tecnologia assuma forme disumanizzanti.
In altri termini, serve uno spazio in cui le considerazioni antropologiche ed etiche divengano forze efficaci e cultura organizzativa per plasmare e guidare l'innovazione tecnologica, rendendola fonte di sviluppo umano e responsabilità aziendale diffusa.
lafeltrinelli.it/libri/paolo-be…/9788821110115