Che cos'è la Rete di Centri per l’Etica Ambientale

Che cos'è la Rete di Centri per l’Etica Ambientale

Un clima di giustizia

In vista della Conferenza ONU sui cambiamenti climatici (COP24), al via il 3 dicembre a Katowice, la Rete dei Centri per l’Etica Ambientale (CepEA) ribadisce l'appello ai decisori politici nazionali, chiedendo di riorientare il sistema socioeconomico in direzione della sostenibilità

La Rete CepEA, nata nel 2014, riunisce alcune realtà italiane impegnate nel richiamare la centralità dei temi etici legati all'ambiente e alla sostenibilità e nel promuovere percorsi capaci di interagire con il mondo dell'economia, della politica, della cultura e dell'educazione.

Aggiornamenti Sociali, rivista e think-tank dei gesuiti, è tra i soggetti fondatori.

In vista della COP 24, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà dal 3 al 14 dicembre 2018 a Katowicze (Polonia), la Rete CepEA ha elaborato il documento Un clima di giustizia, per segnalare l’urgenza di cogliere le possibilità di trasformazione del momento presente.

Il documento - che oggi a Roma viene presentato a Tullio Berlenghi, capogabinetto della segreteria tecnica del Ministro dell'Ambiente, Sergio Costa - fa seguito a quello predisposto nell’ottobre 2015 in vista della Conferenza di Parigi.
Oggi come allora la Rete CepEA si rivolge ai decisori politici nazionali, chiedendo loro di riorientare con decisione il sistema socioeconomico in direzione della sostenibilità valorizzando le opportunità esistenti con ambiziose politiche ambientali, sostenendo la ricerca di nuove tecnologie a basse emissioni, potenziando efficaci misure di adattamento, per ridurre al minimo gli impatti negativi su persone e comunità vulnerabili.

Quattro le aree di intervento su cui il documento chiede un impegno concreto e urgente anche alla luce dei gravi disastri che sempre più spesso si verificano nel nostro Paese:
il patrimonio naturale e artistico, la transizione energetica, la finanza sostenibile e responsabile, gli stili di vita personali e collettivi.

Viene poi sottolineata l’importanza di agire entro un ampio orizzonte politico internazionale perché il cambiamento climatico non è fenomeno che si possa affrontare su base esclusivamente nazionale, ma esige un impegno su scala globale.

Il documento si conclude sottolineando che la lotta al cambiamento climatico è una sfida complessa, ma possibile; eticamente impegnativa per la politica, chiamata oggi a scelte ambiziose che devono avere uno sguardo lungo e andare oltre una prospettiva di breve periodo per ripensare le stesse modalità di ricerca del consenso democratico.

In gioco è il futuro del pianeta, ma anche la qualità di un presente che già soffre per il cambiamento climatico.
Da ciò che faremo oggi dipende la vita di domani, ma anche la possibilità di una positiva convergenza su scelte di giustizia e di pace per il nostro tempo.

Il testo integrale del documento Un clima di giustizia è pubblicato nel numero di dicembre di Aggiornamenti Sociali, ed è già disponibile online. Sul canale YouTube di Aggiornamenti Sociali un video di presentazione.


La Rete CepEA è composta da:

Aggiornamenti Sociali, Agenzia Italiana per la Campagna e l'Agricoltura Responsabile e Etica - AICARE, Centro Culturale San Benedetto - Monastero di Siloe, Centro Etica Ambientale Bergamo, Centro Etica Ambientale Como-Sondrio, Centro Etica Ambientale Parma, Centro Studi sulle culture della pace e della sostenibilità - Università di Modena, Fondazione Centro Studi Filosofici di Gallarate, Dipartimento di Ingegneria civile, architettura, territorio, ambiente e matematica - Università di Brescia, Federazione degli Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontariato - FOCSIV, Fondazione Lanza.

Ufficio stampa e comunicazione

Stefano Femminis
Aggiornamenti Sociali/Fondazione Culturale San Fedele
[email protected]
0286352406 - 3479784614

aggiornamentisociali.it/articoli/c…ambientale/

www.aggiornamentisociali.it/articoli/che-cos-...