Papa Francesco in una sua omelia di Pasqua ha parlato della "novità di Dio". E ha introdotto le sue riflessioni dicendo che "quando qualcosa di veramente nuovo accade nel succedersi quotidiano dei fatti, ci fermiamo, non comprendiamo, non sappiamo come affrontarlo: la novità spesso ci fa paura".
Anzi, ha anche detto che "le sorprese ci fanno paura" E' vero: quando diciamo che è accaduto un "imprevisto" intendiamo dire che è accaduto qualcosa di non piacevole, di non positivo. Il Papa qui ci dà una lezione di vita e ci spinge ad essere aperti, radicalmente disposti ad accogliere ciò che non corrisponde alle categorie mentali che noi ci siamo formati nel tempo e con l'esperienza.
Il Papa è gesuita e l'esperienza spirituale fondamentale del fondatore della Compagnia di Gesù, Ignazio di Loyola, consiste – come disse lui stesso – in una esperienza interiore in cui «capì e conobbe molte cose della vita con una tal luce che tutte gli apparivano nuove» (Autobiografia, 30).
Mi sembra una sfida per tutti, anche per chi fa informazione, che è chiamato come ha detto lo stesso Papa Francesco, a «offrire gli elementi per una lettura della realtà».
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