Le sfide della chiesa in Francia | La Civiltà Cattolica

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ABSTRACT – La Chiesa cattolica in Francia ha avuto a lungo una grande importanza per la Chiesa universale. È difficile parlarne senza evocare la sua lunga storia e i suoi rapporti complicati con lo Stato che proveniva dalla Rivoluzione francese.
Se è evidente che ogni storia ecclesiale ha le proprie specificità, è altrettanto evidente che la Chiesa francese si situa nel contesto dell’Europa occidentale e che molti tratti della sua situazione si ritrovano anche altrove.

Anche se alcune evoluzioni significative erano iniziate prima, la «rivoluzione del 1968» ha introdotto un cambiamento dei costumi che ha trasformato profondamente la società francese. Oltre all’affermarsi del carattere urbano della Chiesa, significativa è stata la sua perdita, in ampia misura, delle classi popolari e delle low middle class. Nei quartieri popolari, il panorama religioso è caratterizzato da un indifferentismo agnostico, dalla presenza sempre più consistente dell’islam e di alcune comunità evangeliche abbastanza dinamiche.

Occorre riconoscere che i cambiamenti catechetici postconciliari hanno disorientato numerosi attori della pastorale. La volontà di applicare rapidamente il Concilio ha portato con sé delle rigidità a volte spiacevoli. La parte tradizionalista della Chiesa ha potuto allora contare su queste reazioni per contestare a poco a poco non soltanto la nuova liturgia, ma anche gli altri documenti del Concilio. Anche se la tendenza a essere «più papisti del Papa», a pretendere di essere per eccellenza i garanti dell’unica tradizione cattolica, in Francia è molto antica.

Questa realtà ha indotto la sociologa Danièle Hervieu-Léger a parlare di «esculturazione » crescente del cattolicesimo francese: la metà della popolazione — costituita da una trentina di milioni di persone — ha perso o sta perdendo ogni legame vivo con la Chiesa.

Eredi di questa storia e messi di fronte a tali sfide, i cattolici francesi non sono però privi di risorse. L’elemento più importante è costituito proprio dai praticanti impegnati e motivati. Le famiglie cattoliche francesi hanno più figli di quelle di tutti gli altri Paesi d’Europa (Polonia compresa), e questo crea un terreno favorevole per il nascere delle vocazioni. I movimenti di pastorale familiare sono numerosi e creativi. Anche le proposte per i giovani sono varie e numerose.

In che modo dunque essere al tempo stesso aperti e legati alla tradizione? In che modo far posto alla differenza, riuscendo a rimanere uniti? Come impegnarsi con zelo nell’evangelizzazione senza coltivare la nostalgia per il passato? In che modo rimanere fedeli alla propria storia — e ai propri santi —, riuscendo a leggere i segni dei nuovi tempi?

Marc Rastoin
Quaderno 3999 - pag. 270 – 283 - Anno 2017 - Volume I

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