La crisi odierna dei migranti ci appare drammatica, perché abbiamo perso la memoria delle nostre origini. Non c’è quasi regione o nazione che nella sua storia non abbia visto giungere, talvolta da molto lontano, carovane o interi gruppi etnici con l’intento di insediarsi in terre straniere, ritenute oasi favorevoli. La «nostra» Europa, in particolare, è il risultato del processo millenario di invasioni, trasferimenti di popolazioni e mescolanze. Oggi non sappiamo affrontare adeguatamente questa sfida. Qual è l’insegnamento biblico che può aiutarci? La parola di Dio ci chiede di identificarci con i senza terra e l’articolo dipinge un affresco della storia biblica delle migrazioni, cogliendone i significati per l’oggi. Si comprende che solo chi vive spiritualmente la condizione dell’immigrato avrà il cuore preparato ad accogliere lo straniero che viene a chiedere ospitalità. Egli saprà poi attuare in maniera creativa le normative che il Signore richiede per il forestiero: condivisione delle risorse economiche, tutela giuridica e progressiva integrazione, così da creare un comune apprezzamento per i valori della gratuita benevolenza. La rivista pubblica questo saggio come contributo a una riflessione urgente. La Civiltà Cattolica, migranti, P. Pietro Bovati SJ
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