" Non coerceri a maximo contineri tamen a minimo divinum est "
PAPA FRANCESCO
MEDITAZIONE MATTUTINA CAPPELLA SANCTAE MARTHAE
... «Il Natale ci aiuta a capire questo: in quella mangiatoia il Dio piccolo», ha ribadito Francesco, confidando: «Mi viene in mente una frase di san Tommaso, nella prima parte della Somma. Volendo spiegare questo “cosa è divino? cosa è la cosa più divina?” dice: Non coerceri a maximo contineri tamen a minimo divinum est».
Ovvero: *ciò che è divino è l’avere ideali che non sono limitati neppure da ciò che vi è di più grande, ma ideali che siano allo stesso tempo contenuti e vissuti nelle cose più piccole della vita.
In sostanza, ha spiegato il Pontefice, è un invito a «non spaventarsi delle cose grandi, ma tenere conto delle cose piccole: questo è divino, tutti e due insieme»*
E questa frase i gesuiti la conoscono bene perché «è stata presa per fare una delle lapidi di sant’Ignazio, come per descrivere anche quella forza di sant’Ignazio e anche la sua tenerezza».
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