Donazioni e Benefici fiscali – MAGIS

Ha superato quota 150 milioni il numero di contagi da COVID-19 registrati ufficialmente in tutto il mondo dall'inizio della pandemia, oltre 3 milioni i morti secondo gli ultimi dati della Johns Hopkins University. Mentre in alcuni Paesi, con le vaccinazioni che procedono a ritmo sostenuto e grazie alle misure di prevenzione e contenimento del contagio messe in atto dalle istituzioni, la situazione sembra essere sotto controllo, in altri è ormai catastrofe umanitaria, sociale ed economica. Tra questi in particolare il Brasile e l’India.

Il Brasile sta attraversando in queste settimane uno dei suoi momenti più drammatici, con un numero di nuovi contagi e di decessi legati al COVID-19 impressionante. Il bilancio totale di oltre 400mila vittime rende di fatto il Paese del Sud America il secondo più colpito al mondo, subito dopo gli Stati Uniti e prima dell’India. E la situazione è purtroppo destinata a peggiorare.
Le comunità dei gesuiti e dei laici impegnati con loro, grazie al sostegno della Fondazione MAGIS, nello stato di Bahia, Maranhão e Parà si sono organizzate e prestano il loro aiuto alle famiglie più bisognose distribuendo cibo, prodotti di igiene personale e disinfettanti, con campagne di informazione/sensibilizzazione per contrastare la diffusione dei contagi.
Ci si prende cura anche della sfera emotiva, umana e spirituale con visite dirette o attraverso i social media. I percorsi didattici sono stati riformulati attraverso la formazione a distanza e sostenendo i costi Internet per i ragazzi che altrimenti sarebbero rimasti esclusi.

Dall’altra parte del mondo, anche l’India sta vivendo una delle più gravi emergenze sanitarie mai affrontate: gli ultimi dati ufficiali sul numero di contagi (circa 400 mila al giorno) e dei morti sono angoscianti e si presume che non rispecchino la reale situazione.
La situazione è drammatica, soprattutto a Delhi e nelle grandi città, ma questa seconda ondata ha colpito anche le aree rurali, rimaste indenni nella prima ondata. Il sistema sanitario è al collasso, manca l'ossigeno, mancano i letti in ospedale e le medicine salvavita, mentre le infezioni aumentano, anche tra i giovani. Molti muoiono sulle barelle fuori dagli ospedali in attesa dell’ossigeno, si muore aspettando di “respirare”. Tutti abbiamo visto le scene di ospedali con due persone per letto. Manca perfino lo spazio nei crematori e nei cimiteri e la gente viene cremata per strada.
Tra i poveri degli slum e nelle zone tribali ci si ammala e si muore in silenzio, senza dignità. Anche le comunità dei gesuiti in India sono state colpite duramente: molti padri sono morti e altri sono positivi o in ospedale.

Questi due contesti internazionali mostrano, inoltre, come la pandemia possa essere aggravata rapidamente dalla minimizzazione dei pericoli da parte della classe politica e dirigente, attraverso comunicazioni superficiali, spesso per scopi politici, come ha denunciato recentemente la famosa scrittrice indiana Arundhati Roy. Questa situazione richiede di considerare il diritto alla salute per tutti e la cura del creato al centro delle politiche nazionali ed internazionali.

Nonostante la situazione sia davvero molto difficile, la Fondazione MAGIS si assume questo impegno e lavora senza sosta per supportare le comunità locali e rispondere a questa emergenza, soprattutto a favore di chi vive in contesti marginalizzati.

È un impegno che riguarda tutti noi, perché non ci si salva da soli in questa pandemia!
Ambrogio Bongiovanni
Presidente Fondazione MAGIS

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