Una "Mappa celeste" dell'Italia che c'è: il 22 settembre a Milano

Una "Mappa celeste" dell'Italia che c'è: il 22 settembre a Milano

Una "Mappa celeste" dell'Italia che c'è

22 settembre a Milano

Un'iniziativa originale, coraggiosa, con il desiderio di guardare al futuro in modo costruttivo.

È quella che andrà in scena a Milano, proprio nella "casa" di Aggiornamenti Sociali, durante la notte tra il 22 e il 23 settembre.
L’evento, che ha come titolo «Una mappa celeste dell'Italia che c'è», si terrà a partire dalle 21.30 nell’Auditorium San Fedele e negli spazi del Centro Culturale (Via Hoepli 3/b), rimanendo aperto sull'adiacente piazza San Fedele.

Le 100 luci che verranno accese durante l'evento corrispondono ad altrettanti interventi di persone che, in 5 minuti, racconteranno ciò che funziona e crea valore oggi nella propria esperienza e quale Italia si immaginano per poter fare ancor meglio e con maggior risultato quello che stanno facendo. Metà degli interventi verranno svolti in presenza e l’altra metà da contributi che arriveranno online da tutta Italia, con un percorso che fisicamente e virtualmente coprirà tutta la notte fino all’alba. L’elenco dei 100 interventi verrà reso noto in anticipo.

«L’Italia può dare bellezza ai processi di cambiamento di questo secolo. Ma non potrà farlo se prigioniera di un clima di risentimento, paura e rassegnazione. Perché possa esprimere il meglio di sé è necessario che venga rafforzato il senso di appartenenza ad un destino comune e sviluppata una visione comune di un futuro possibile e desiderato da realizzare»: così si legge sulla pagina Facebook creata dai promotori, ai quali il celebre disegnatore Altan ha fatto dono di un'immagine simbolica per il lancio dell'evento (clicca qui).

«Al rancore e alla paura che chiude in difesa del presente - prosegue il testo di presentazione -, va contrapposto (anzi, controproposto) il desiderio di partecipare alla costruzione di un’Italia che metta in gioco le energie positive del Paese. Il modo più concreto e solido per farlo è quello di mettere insieme le realtà (i soggetti sociali) che già oggi “dal basso” si muovono in tale prospettiva, ovvero quello di connettere chi nella sua azione sul territorio già oggi sperimenta concretamente che l’apertura è più feconda della chiusura».

Alla inevitabile domanda sull'obiettivo e le eventuali ricadute politiche di questo "appello" i promotori preferiscono non dare una risposta preconfezionata: «Non ci sarà una vera conclusione dell’evento perché l’intenzione è che dal tenere accesa tale notte sino all’alba possa partire un impegno comune a costruire concretamente insieme un’idea comune di Italia in grado di dar più forza e valorizzazione a ciò che oggi funziona e produce valore sul territorio. L’impegno è rimanere svegli e contribuire a dar luce a tale idea comune, rendendola un progetto concreto da realizzare e in grado di condizionare positivamente l’offerta politica».

Per maggiori info: [email protected]

13 settembre 201

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